Concerto di Primavera 2024

CONCERTO DI PRIMAVERA

Il corno da caccia (barocco) nella musica d’arte – saggio

DOMENICA 12 MAGGIO 2024 ore 17.00 Palazzina di Caccia di Stupinigi

Ensemble da Camera dell’Accademia di Sant’Uberto e partecipanti al corso di perfezionamento di corno barocco tenuto dal M° Ermes Pecchinini sede musicale Accademia di Sant’Uberto Reggia di Venaria

ORGANICO

  • Federica Leombruni – contralto
  • Davide Galleano – tenore
  • Clara Ruberti – violoncello
  • Matteo Cotti – virginale

Note di sala

Il programma di questo saggio vede i corni barocchi in veste solistica e propone una serie di brani tratti dal repertorio più nobile ed importante di questo strumento.
Il concerto è il frutto del lavoro svolto durante il corso di corno barocco che si è tenuto presso la Reggia di Venaria, sede musicale dell’Accademia di Sant’Uberto, che ha portato l’arte musicale dei suonatori di corno da caccia al riconoscimento UNESCO (2020).
Il corso è arrivato alla sua seconda annualità, fatto estremamente rilevante per dare continuità alle lezioni e fornire una formazione musicale valida e solida, premessa indispensabile per il futuro dei giovani musicisti che vi hanno preso parte. Nell’apertura del concerto ascolteremo i primi 4 brani della suite 55-F3 in Fa di G.P. Telemann.

Il compositore di Amburgo è unanimemente considerato un finissimo artigiano, in grado di comporre musica per ogni strumento con grande padronanza. Il termine “suite” è indicato in lingua francese e sta ad indicare un susseguirsi di musiche che traggono spunto dalla danza. In questo brano troviamo un unicum di otto movimenti in cui si fondono danza, suono e spazio.

Ognuno di questi tre elementi rafforza l’altro dandogli un senso di compiutezza. A differenza degli anni passati, abbiamo aggiunto alla nostra proposta un nuovo elemento: la voce. Ecco dunque che nel prosieguo del concerto potremo ascoltare tre arie tratte dal repertorio barocco, iniziando dal celeberrimo “Va tacito” dal Giulio Cesare di Haendel.
Composta nel 1723, quest’opera è una delle più importanti del repertorio barocco, l’ aria fa un esplicito riferimento alla caccia. La melodia, molto ispirata, ed il duetto tra corno e contralto costituiscono una pietra miliare del repertorio cornistico. In contrapposizione ai toni di caccia del “ Va tacito”, ascolteremo l’aria “Mira il ciel” dai toni molto più delicati nonostante il testo guerresco. Quest’aria, tratta dall’opera Arminio, composta nel 1736, ci introduce al terzo ed ultimo brano con la voce.

Per finire, infatti, ascolteremo un’aria di Vivaldi intitolata “Alle minacce di fiera belva” in cui i corni barocchi hanno un ruolo d’impeto e di virtuosismo. È tratta dall’opera Farnace (1739) ed è una delle arie più ispirate e tecniche mai scritte per corno barocco. Il concerto terminerà con i 4 brani restanti della Suite di Telemann che ci accompagnano al termine a passo di danza.

Una particolare attenzione va prestata alla fanfara finale che è una vera esplosione di scintillante energia barocca.

Ermes Pecchinini