Accademia di Sant’Uberto: non solo loisir
L’Accademia di Sant’Uberto è un’associazione culturale che si occupa sin dalla metà degli anni ‘90 della valorizzazione delle residenze reali piemontesi attraverso una serie di attività che spaziano dalla realizzazione di studi, mostre e convegni, alla realizzazione di eventi, concerti, visite a tema e progetti musicali studiati ad hoc.
Obiettivo principale dell’Associazione di Sant’Uberto è quello di preservare e far rivivere lo spiritus loci delle residenze sabaude – il loisir o svago – andato in buona parte perduto e ridotto al solo aspetto venatorio. Fermo restando che il principale loisir e motivo stesso della costruzione delle residenze era la caccia, vero e proprio manifesto politico di magnificenza e potere, tutte le altre attività contribuivano all’iter educativo del principe, aggiungendo la componente ludica a una formazione di carattere militaresco.
Le varie attività, che si svolgevano all’aria aperta nelle aree adiacenti i palazzi, non avevano infatti solo finalità di svago o di piacere, ma costituivano, analogamente a quanto avveniva nelle altre corti europee, un’importante componente dell’educazione aristocratica.
Il termine Accademia, nello specifico, è stato scelto per sottolineare la nostra mission: promuovere la musica e il tema ludico di corte e trasmettere alle future generazioni i valori, i gesti, i suoni e gli strumenti di un mondo passato, che tuttavia si impone ancora ai nostri occhi in tutta la sua grandezza.
La denominazione dell’associazione Accademia di Sant’Uberto intende fare esplicito riferimento al culto del santo che aveva un preciso significato per la presenza alla Venaria Reale delle reliquie del santo.
Storia
L’Accademia di Sant’Uberto nasce nel 1996 in seguito a un convegno voluto dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici del Piemonte, dall’incontro di alcuni studiosi che avevano colto da punti di vista differenti l’importanza e il significato dei loisirs di corte.
All’epoca denominata Percorsi, l’Associazione si pone da subito come obiettivo quello di restituire anche al grande pubblico il significato delle attività di corte.
Nello stesso anno l’Associazione costituisce l’Equipaggio della Regia Venaria, un gruppo di giovani musicisti, che attraverso il suono del corno da caccia rievocano gli antichi rituali venatori, rappresentati nei cicli pittorici presenti all’interno di alcuni palazzi, in particolare nella Reggia di Venaria Reale e nella Palazzina di Caccia di Stupinigi. Da allora l’Accademia di Sant’Uberto instaura e coltiva una serie di collaborazioni con realtà analoghe a livello europeo, sino ad arrivare nel 2014 alla candidatura multinazionale UNESCO (Belgio, Francia, Italia e Lussemburgo) per l’inserimento della pratica dell’arte musicale dei suonatori di corno da caccia nella lista rappresentativa del “Patrimonio culturale immateriale dell’umanità”. Azione che ne potrebbe garantire ulteriormente la conoscenza e la salvaguardia.
Nel 2002 nasce il secondo gruppo di ottoni – la Reale Scuderia – che a partire dall’anno seguente inizia la propria attività musicale, sia in interno che en plein air, utilizzando strumenti originali e un repertorio musicale che spazia dal XVI al XVIII secolo.
Parallelamente studiosi dell’Accademia si dedicano a studi, ricerche, mostre e convegni sul loisir, in particolare sotto il profilo dell’esercizio corporale prolungato ma alleggerito dalla componente ludica.
Nel 2006 l’Accademia avvia una vera e propria attività di musica barocca creando un gruppo formato da musicisti professionisti denominato Reale Scuderia e Camera che partecipa alle stagioni 2006-2008 di Musica a corte, organizzate dalla Reggia di Venaria, con importanti presenze quali quelle del cornista Thomas Müller e del suonatore di musette de cour Jean-Pierre Van Hees. Contestualmente Thomas Müller tiene i primi corsi di perfezionamento rivolti a cornisti professionisti presso la Reggia di Venaria.
Ed è proprio dopo questa importante esperienza che si è scelto di passare ad un’attività strutturata di formazione dei giovani alla musica barocca. Nel 2013 nasce la collaborazione tra l’Accademia di Sant’Uberto e il Liceo Musicale Cavour di Torino. L’Accademia mette a disposizione degli allievi tutor esperti e strumenti originali di propria dotazione: ottoni, timpani, archetti barocchi, ecc. Gli studenti vengono preparati a eseguire due concerti annuali, uno in primavera a Stupinigi e uno a Natale alla Reggia di Venaria.
Dalle ricerche interdisciplinari dell’Accademia di Sant’Uberto nel 2018 nasce il progetto Musica da Vedere. Nel percorso di visita alla Reggia di Venaria e alla Palazzina di caccia di Stupinigi i suonatori di corno eseguono le musiche che corrispondono alle azioni rappresentate nei cicli pittorici presenti.
Nel 2019 nasce infine il progetto Musica en Plein Air, in collaborazione con la Anbima (Associazione Nazionale delle Bande Italiane Autonome) Piemonte, con cui l’Equipaggio della Regia Venaria condivide l’esecuzione in spazi aperti e l’impiego del corno nel XIX secolo.
Quale riconoscimento per il lavoro svolto, l’Accademia di Sant’Uberto ha oggi sede operativa e musicale alla Reggia di Venaria e sede legale alla Palazzina di caccia di Stupinigi.
Soci e amici dell’Accademia di Sant’Uberto
La struttura dell’Accademia di Sant’Uberto prevede diversi livelli di partecipazione:
- i Soci, ovvero i membri dell’Associazione che pur con l’assoluta parità fra loro, nei diritti e nei doveri verso l’Associazione, vengono formalmente distinti nei seguenti raggruppamenti:
- Soci Fondatori. Rientrano in tale denominazione i soci effettivi firmatari dell’atto costitutivo oppure quei soci che vengano dichiarati tali dal Consiglio per affinità con i primi firmatari;
- Soci Benemeriti. Rientrano in tale denominazione quei soci effettivi che, per speciali benemerenze acquisite nei confronti dell’Associazione, vengano nominati tali dal Consiglio;
- Soci Onorari. Rientrano in tale categoria coloro i quali, non ancora appartenenti all’Associazione, vengano nominati tali dall’Assemblea dei soci su proposta del Consiglio direttivo.
- Soci Effettivi. Tutti i soci dell’Associazione, ammessi come tali su deliberazione del Consiglio direttivo.
- gli Amici, ovvero coloro che si offrono di collaborare a progetti e iniziative dell’Accademia condividendone le finalità senza esserne soci, versando una quota di limitata entità quale contributo liberale alle attività, fissata annualmente dall’Accademia di Sant’Uberto.
I soci ricevono una tessera mentre gli amici ricevono un attestato.
Presidenti
Sino ad oggi l’Accademia di Sant’Uberto ha visto avvicendarsi tre presidenti, scelti tra le personalità torinesi che, a differente titolo, hanno incarnato i valori dell’Accademia di Sant’Uberto.
Pietro Passerin d’Entreves, 2016, ordinario di Zoologia presso l’Università degli Studi di Torino, appassionato ricercatore dei temi relativi alla caccia reale piemontese approfonditi attraverso indagini archivistiche che ne hanno rivelato l’alto profilo storico e culturale. Autore di numerose pubblicazioni. Attualmente in carica.
Roberto Nasi, 2003-2015, studioso di storia militare, arte equestre, uniformologia e araldica militare, presidente degli Amici del Museo dell’Arma di Cavalleria di Pinerolo, autore di numerose pubblicazioni, personalità rappresentativa del mondo della cavalleria.
Gian Antonio Romanini, 1996-2003, campione italiano di canottaggio, dal 1985 al 2004 presidente Federazione Italiana Canottaggio, presidente Commissione ambiente CONI, grande testimone dei valori sportivi e del loisir inteso come attività fisica e umana.