Festa di Sant’Uberto
Reggia di Venaria – Cappella di Sant’Uberto
Domenica 3 Novembre 2024 – ore 10.45
Corni da caccia degli Equipaggi, Trombe e Timpani (Reale Scuderia), Organo.
Ingresso in chiesa ad esaurimento posti
É consentito l’accesso ai cani accompagnati dal loro conduttore ed ai falconieri
- Festa di Sant’Uberto 2024 – PROGRAMMA (PDF – 1,17 Mb)
L’Arte Musicale dei Suonatori di Corno da Caccia
Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità UNESCO
In collaborazione con:
Società Torinese per la Caccia a Cavallo
Les Trompes de Bonne
FRTM – Fondation pour le Rayonnement de la Trompe Musicale
(Fondation sous l’égide de la Fondation de France)
Progetto finanziato a valere sui fondi
Legge 20 febbraio 2006, n. 77 “Misure speciali di tutela e fruizione dei siti e degli elementi italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella “lista del patrimonio mondiale”, posti sotto la tutela dell’UNESCO”
PROGRAMMA
ore 10:45 Messa – con accompagnamento musicale
ore 11:30 Concerto per Sant’Uberto
Equipaggio della Regia Venaria Corni da caccia/trompes de chasse
Les Trompes de Bonne Corni da caccia/trompes de chasse
Reale Scuderia Trombe e timpani
Organo
CONCERTO
Trompes de Chasse
Marche de vènerie
Reale Scuderia e Organo
Jean-Baptiste Lully (1632 – 1687), Air de Roland (dal Roland)
Trompes de Chasse
Les plaisirs de la chasse
Reale Scuderia e Organo
Jean-Philippe Rameau (1683-1764), Air de Triomphe n. 2
Trompes de Chasse
Fantaisie
Reale Scuderia e Organo
Jean-Baptiste Lully, Air de Psyché (da Psyché)
Trompes de Chasse
La Capitaine
Un po’ di storia
La Festa di Sant’Uberto è legata alla fondazione della città di Venaria e della sua Reggia ove un tempo (1669) si trovavano le reliquie di Sant’Uberto Martire (dono di Papa Clemente IX), ora conservate a Stupinigi. Per questo la celebrazione di Sant’Uberto si svolgeva alla Reggia, come narrato da Amedeo di Castellamonte nella sua prima opera La Venaria Reale, Palazzo di Piacere e di Caccia e nel Theatrum Sabaudiae (seconda metà del XVII secolo). Quello che non tutti ricordano invece è che Sant’Uberto è stato anche il primo vescovo di Liegi città vallona. Il culto del santo collegava dunque, e non solo idealmente, Venaria e i territori dell’area belgica: il culto di corte assumeva un significato politico, in ragione della rivendicazione di quei territori da parte dei sovrani sabaudi per diritto dinastico. Rivendicazione sostenuta fino al regno di re Vittorio Amedeo II.
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